GIACOMAZZI dr. prof. VALENTINO
Sociologo e Critico d'arte

Memorie ed opinioni
www.elgreco.cloud
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Sito omoandico adatto ad un pubblico adulto e vaccinato
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Appunti sparsi su:

EL  GRECO  e  JORGE  MANUEL  THEOTOCOPULI
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ARTE  E  STORIA  DELL'ARTE
Essendo agli arresti domiciliari (*), trovo anche tempo per scrivere qualcosa che non riguardi soltanto la mia detenzione (come Silvio Pellico che scrisse Le mie prigioni dopo essere stato recluso dagli austriaci nella fortezza dello Spielberg o, meglio, come Marco Polo che dettò Il Milione mentre era detenuto dai genovesi nel Palazzo di San Giorgio) ma anche ragionamenti sull'arte e la storia dell'arte che ho meditato da tempo ed ora è giunto il momento di metterli per iscritto.
Il concetto di arte ha un'accezione non univoca in quanto andiamo da quella accettata dai non addetti ai lavori che intende “La produzione di opere adeguate ai canoni estetici del bello, prevalenti nei diversi periodi storici” a quella esasperata dei dadaisti che intendono per arte “Qualsiasi produzione definita tale dall'artista”.
Se la prima definizione è facilmente comprensibile, la seconda richiede almeno un esempio e quindi mi riferisco a Marcel Duschamp che presentò nel 1917 come oggetto artistico un orinatoio.

Foto della "Fontana" perduta di Marcel Duchamp del 1917

Quest'opera era un prodotto industriale reso opera d'arte dall'artista il quale la denominò R. Mutt (Mutter in tedesco significa madre), cioè divenne opera d'arte perché l'artista decise così. Solo un artista può definire un oggetto di sua produzione o no, opera d'arte. Quindi l'arte è un prodotto dell'uomo artista riconosciuto come tale dalla collettività. Perciò, prima occorre che una persona sia riconosciuta come artista, poi questa, e solo lei, è abilitata a produrre opere d'arte.
Come si nota occorre un riconoscimento generale abbastanza labile e fluttuante. Basta affermare che Duchamp non è un artista ma un semplice provocatore ed allora le sue opere sono spazzatura come l'orinatoio del 1917 andato perduto perché, mentre Marcel era negli U.S.A., la sorella ripulendo il suo studio gettò l'opera d'arte nell'immondizia.
Preferisco pertanto la definizione tradizionale di arte collegata al concetto (primitivo) di bello.

Passiamo ora alla storia dell'arte. Sembrerebbe abbastanza facile definirla come la successione cronologica delle opere d'arte e degli artisti descritta da una persona riconosciuta come storico dell'arte. Ma non è così. Se prendiamo un qualsiasi libro di storia dell'arte ci accorgiamo che in esso vi sono soltanto le opere nuove degli artisti. Allo storico non interessa il già visto, ma la nuova invenzione. Se per esempio un pittore copia benissimo un'opera del 1872 di Claude Monet come Impression, soleil levant o ne dipinge una simile, queste non sono opere che possono passare alla storia dell'arte perché non sono né innovatine né creative, e lo storico le considerate alla stregua di banali croste.


Claude Monet: Impression, soleil levant,1872 - Musée Marmottan Monet. Paris

Siamo arrivati nel XX secolo a considerare degno di passare alla storia dell'arte qualsiasi prodotto innovativo creato da una persona riconosciuta come artista, anche se il pubblico (non indottrinato da studi scolastici artistici non critici) non le riconosce come opere d'arte.
Ecco due esempi conservati in musei e pagati fior di quattrini che non valgono una cicca... cioè il fruitore dell'arte si comporterebbe come la sorella di Marcel Duchamp...
    
Jackson Pollock: Full Fathom Five. 1947. MoMa di New York
Milano, 17 novembre 2012. Anna accanto a Baco da Setola di Pino Pascali. 1967 - Museo Gallerie d'Italia, Milano


CONCLUSIONE. E' tempo che gli storici dell'arte considerino questi innovatori come persone che hanno tentato di rinnovare l'arte ma con risultati scarsi e quindi dedicare loro solo uno spazio da giornalistica cronaca locale e chiamare le loro opere esperimenti artistici.
GPS, 31 marzo 2020

(*) Per arresti domiciliari intendo quelli conseguenti alle misure restrittive incostituzionali del governo Conte-Mattarella-M5S-PD per contrastare (senza efficacia) il COVID-19, che mi hanno costretto a rimanere chiuso in casa (salvo due uscite giornaliere da un'ora [come i carcerati] alla distanza non superiore a cento metri dalla propria abitazione...), a non poter uscire di notte per il coprifuoco (quando tutte le attività erano chiuse...), a non poter viaggiare fuori dal comune di residenza, a non poter andare a visitare musei o cenare al ristorante perché non mi sono mai vaccinato (il governo Draghi-Mattarella-M5S-Lega-PD-FI mi ha pure obbligato alla vaccinazione essendo ultracinquantenne...), ecc. ecc. e non mi sono mai ammalato (mentre i vaccinati sì...) ... pur riuscendo a viaggare particolarmente all'estero... - Consultare la sezione COVID-19 del mio sito www.giacomazzi.org per avere una cronistoria dei delinquenti che ci hanno governato mettendoci agli arresti domiciliari...
P.S. Visto che siamo in ambito artistico, sorge spontanea la domanda...: "Tutti gli storici dell'arte si sono vaccinati contro il COVID-19 e non si sono contagiati né rincretiniti...?".
GPS, 30 ottobre 2023
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ENZO  JANNACCI  -   DUE STORIE  DI  PUTTANE ...
...una allegra: “Veronica”, l'altra triste :“M'hann ciamà” entrambe del 1964.
La prima, cantata da Enzo Jannacci, è nata dalla collaborazione fra Sandro Ciotti, Dario Fo ed Enzo Jannacci. - NOTA: Via Luigi Canonica è una via di Milano e per Carcano si intende il Teatro Carcano.
La seconda, scritta, arrangiata e cantata da Enzo Jannacci, richiede una traduzione testo a fronte essendo in dialetto milanese, archiviazione PDF.
Entrambe sono registrate in MP3.
P.S. "Veronica" è caratterizzata da un ripetersi ossessivo e pesante dell'espressione  'n pé  (in piedi) tipico ed originale di Enzo Jannacci che sviluppa un tema maniaco ossessivo che toccherà il paranoico con Giovanni Storti nell'ambito del filone demenziale.

GPS, 17 marzo 2021
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CRITICA  O  STORIA  DELL'ARTE
Considerato che ho conosciuto un docente universitario di storia dell'arte di ruolo ordinario che non conosceva Heinrich Wölfflin … preferisco qualificarmi come critico d'arte.
Molti storici dell'arte, esclusi quelli dell'arte contemporanea, si occupano di ricerca documentale e di cronologia descrittiva, non tendono ad interpretare e contestualizzare l'opera dell'artista, al massimo commentano iconograficamente l'opera fantasticando senza nemmeno utilizzare strumenti psicologici e sociologici. Come ho già avuto occasione di scrivere: sono dei romanzieri dell'arte senza regole.
Non parlo poi di alcuni docenti universitari associati di storia dell'arte il cui insegnamento si limita all'elencazione storica delle opere artistiche e nell'esame scritto allo studente chiedono soltanto di classificare l'opera con autore, data e luogo di conservazione, magari mostrando soltanto un ritaglio dell'opera...
Come sono diventati docenti universitari ? Perché hanno fatto qualche lavoro per un barone...
GPS, 4 aprile 2022
P.S. Va da sè che non esiste un paragone fra laurea in Sociologia e laurea in Beni Culturali... La prima è una laurea scientifica, la seconda non à degna di chiamarsi laurea a causa dei docenti di Storia dell'arte (la salvano parzialmente i docenti di altre discipline come Storia, Letteratura, Chimica,...).
GPS, 4 aprile 2022

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11 settembre 2023  -  Yerevan (Armenia)  e  Mosca (Russia)  -  (Collegamento)
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9 luglio 2023  -  STUTTGART  (Otto Dix)  -  (Collegamento)
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2 maggio 2023  -  DUBLINO  (Irlanda) -  (Collegamento)
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12 aprile 2023  -  SIRACUSA  e  NOTO  -  (Collegamento)
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12 marzo 2023  -  CLUSONE  (Bergamo)  -  (Collegamento)
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2 aprile 2022  -  INNSBRUCK  (Austria)  -  (Collegamento)
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22 / 24  marzo 2022  -   LONDRA  (Regno Unito)  -  (Collegamento)
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25 / 27 febbraio 2022   -   ZURIGO  (Svizzera)  -  (Collegamento)
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20 febbraio 2022  LUGANO  (Svizzera)  (Collegamento)
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10 febbraio 2022  -  VALENCIA (SPAGNA):  San Giovanni Battista di EL GRECO  (Collegamento)
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30 settembre 2021  -  NAPOLI:  Palazzo Zevallos - Caravaggio (Michelangelo Merisi) e Vincenzo Gemito  (Collegamento)
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14 giugno 2021  -  FERRARA:  MOSTRA  SU  ANTONIO  LIGABUE  (Collegamento)
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28 aprile 2021  -  MOSTRA  SU ALBERTO  GIACOMETTI  a  STOCCOLMA   (Collegamento)

26 aprile 2021  CARAVAGGIO a STOCCOLMA  (Collegamento)
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22 febbraio 2021  -  MUSICA  DEVASTANTE  -  SERGEJ  RACHMANINOV il  campanaro cannoniere dello ZAR  (Collegamento)
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14 gennaio 2021  -  DIPINTI  IN  GROTTE  PREISTORICHE  (Collegamento)
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6 gennaio 2021  -  WANDA  OSIRIS:  La Fata  (Collegamento)
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3 dicembre 2020  -  PISANELLO – PALERMO – TRIONFO DELLA MORTE  (Collegamento)
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1° novembre 2020 - Ferrara. Museo della Cattedrale. COSME' TURA. San Giorgio e la principessa. IL RIBREZZO (Collegamento)
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17 ottobre 2020 - CARAVAGGIO  -  SEPPELLIMENTO  DI  SANTA  LUCIA  (Collegamento)
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27 settembre 2020 - Urbino, Galleria Nazionale delle Marche. PIERO DELLA FRANCESCA: Flagellazione e Madonna di Senigallia (Collegamento)
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I  DUE  FALSI  EL  GRECO  DI  PALAZZO  BARBERINI  A  ROMA

Sintesi della lettera inviata al MIBAC di Roma e alla dirigenza di di Palazzo Barberini e della quale ovviamente non ho ottenuto risposta.

Nel dicembre scorso, per motivi studio, ho visitato palazzo Barberini perché due mesi prima la sala con i due dipinti di El Greco era in riallestimento.


Roma, 15 dicembre 2019 - Palazzo Barberini - Due copie di El Greco spacciate per autentici bozzetti

  
El Greco - Adorazione dei pastori di Bucarest (foto del 20.12.2015) e Battesino di Cristo di Madrid (foto del 22.11.2019)
Opere autentiche di El Greco

Siccome da tempo mi occupo di El Greco, mi sono accorto che la Natività (o Adorazione dei pastori) ed il Battesimo di Cristo sono copie di quadri di El Greco acquistate in Sicilia (collezione Sabato) nel 1908 dall'allora direttore Federico Hermanin come giustamente era descritto nella didascalia sino al 2009. Dai restauri in poi i due quadri sono stati catalogati dagli esperti come autentici bozzetti di El Greco per il retablo del Colegio de la Encarnaciòn de Madrid (è sparita l'ipotesi di copie successive autentiche).
In base ai miei studi e ricerche su El Greco posso affermare quanto segue:
  1. Il Battesimo di Cristo non è firmato mentre quello di Madrid sì. I volti di Cristo e di Dio Padre sono “laici” come quelli dell'analogo quadro conservato nell'Hospital Tavera di Toledo opera sicuramente di Jorge Manuel Theotocòpuli.
  2. La Natività (o Adorazione dei Pastori) è una buona copia (con tanto di firma) dell'originale conservato a Bucarest.
  3. El Greco non ha mai preparato bozzetti (non era un Leonardo) e tanto meno copie successive: dipingeva di getto
  4. Perché solo due bozzetti (uno firmato e l'altro no) e non sei comprendenti l'intero retablo ? El Greco ha progettato minuziosamente solo due quadri?
CONCLUSIONE. Ritengo che esporre in una prestigiosa collezione di arte antica come quella di palazzo Barberini due copie falsamente attribuite ad El Greco sia una scorrettezza morale ed un inganno dei visitatori che fiduciosi credono a quanto scritto nella didascalia.
ADDENDUM. Me la prendo con gli esperti di pennellate (i restauratori che hanno scritto un'entusiasmante libercolo sull'argomento passando dalle copie ai bozzetti autentici di El Greco) perché ultimamente mi sto battendo per fare chiarezza fra le opere di Doménikos Theotokópoulos e quelle del figlio Jorge Manuel Theotocòpuli.

Garda, 11 marzo 2020
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EL GRECO nel Muzeul National de Arta al Romaniei di Bucarest

Come possiamo notare dalla foto da me scattata ad Anna il 20 dicembre 2015


Bucarest, 20 dicembre 2015 - Museo Nazionale Rumeno
 nel museo sono esposti:
  • Il Matrimonio della Vergine del 1605 proveniente dal Santuario della Vergine della Carità di Illescas (Spagna), ma vi sono testimonianze contrastanti ed io lo attribuisco alla mano di Jorge Manuel Theotocopuli che aveva avuto il coincarico con il padre
  • Adorazione dei Pastori del 1596 sicuramente opera de El Greco proveniente (dopo esproprio ottocentesco) dal Colegio de l'Encarnaciòn de Madrid
  • Martirio di San Maurizio del quale la didascalia non indica né l'anno di esecuzione né la provenienza (però viene presentato come opera di El Greco)

Didascalia

Di quest'ultimo quadro posso affermare che l'originale (opera dipinta nel 1580 da El Greco) si trova nel Monastero de l'Escorial (Spagna) del quale allego la foto scattatami da Anna il 26 novembre 2019,
   
El Greco. Il Martirio di San Maurizio originale a El Escorial (a sx) e copia ridotta (a dx) di Bucarest

 mentre quello esposto a Bucarest è una copia successiva ridotta probabilmente opera di Jorge Manuel Theotocopuli o bottega.


Veduta di Toledo con Mappa del 1610-1614 - Opera che attribuisco a Jorge Manuel Theotocopuli e non a El Greco

     
(1)                                                         (2)                                                        (3)
1) Particolare della Veduta di Toledo con Mappa conservata nel museo El Greco di Toledo
(Jorge Manuel T.)
2) Particolare del Martirio di San Maurizio conservato a Bucarest (Jorge Manuel T.)
3) Particolare del Martirio di San Maurizio conservato a El Escorial (El Greco)

Sulla datazione, a mio avviso possiamo orientarci a dopo il 1610 perché nel San Maurizio di Bucarest si inserisce (come se fosse un'aggiunta successiva) alla sua sinistra a metà altezza la figura di un giovane che ha l'aspetto di quello della Veduta di Toledo con Mappa del 1610-1614 a mio parere opera di Jorge Manuel Theotocopuli sia per stile sia perché El Greco era ammalato e ormai incapace di dipingere.


COMMENTO. Relativamente a questa vicenda rilevo ancora una volta la scorrettezza dei direttori dei musei che espongono opere false de El Greco.
P.S. Scriverei un libro sul Vero El Greco post 1600, ma anche se lo pubblicassi a mie spese, chi lo comprerebbe … ?
Bussolengo, 10 marzo 2020
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EL  GRECO  ED  IL  PISELLINO  DI  NOSTRO  SIGNOR  GESU'  CRISTO
All’Hospital Tavera di Toledo viene conservata dai duchi Medinaceli e non esposta al pubblico una statuetta di Cristo Risorto che lo storico dell’arte Fernando Marias Franco (docente universitario a Harvard e Madrid e vicepresidente del Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio di Vicenza) assegna a El Greco datandola 1595-1598.


Toledo, Hospital Tavera - Cristo Risorto. 1595-1598 - Attribuito con certezza da Fernando Marias a El Greco
COMMENTO. C'è sicuramente lo zampone di Jorge Manuel
Theotocopulos (in conflitto con l'Hospital Tavera)

Fernando Marias scrive che il Cristo Risorto “aparece completamente desnudo, algo sorprendente para la mentalidad del momento”. Peccato non si domandi se la datazione sia corretta come pure l’attribuzione. E’ bene ricordare che al museo del Prado, come scrissi il 15 febbraio scorso, sono esposte due statuette della medesima foggia e dimensione del Cristo Risorto di Toledo che sono attribuite (quindi non è certo) a El Greco e sono datate 1600-1610.

Madrid, El Prado - Epimeteo e Pandora. 1600-1610. Statuette attribuite a El Greco
COMMENTO. C'è sicuramente lo zampone di Jorge Manuel Theotocopulos

COMMENTO1. Va da sé che il Cristo Risorto non è di El Greco che non avrebbe mai realizzato una schifezza oscena di questo genere (e da quando era diventato scultore … ?). Non dimentichiamo che era esclusivamente pittore operante a Toledo al tempo della Controriforma, dell’Inquisizione e a Roma aveva proposto a papa Pio V di ridipingere la Cappella Sistina anche al fine di coprire le nudità michelangiolesche...
COMMENTO2. Questi storici dell’arte fanno pure i docenti universitari… dequalificando la categoria… e diffondendo notizie false.
COMMENTO3. Certi docenti di storia dell'arte si documentano soltanto nelle biblioteche e nei ristoranti... Non frequentano chiese e musei (per viaggiare ci vuole tempo, denaro e fatica). - Provare ad andare da soli a Madrid, Toledo, Illescas e Titulcia in tre giorni (più due di viaggio) senza taxi, ma aerei, corriere, treni, metropolitane e camminate... districandosi fra alberghi, bagagli, orari, terminali e stazioni labirintiche... alla mia età...
P.S. Penso che finirò i miei giorni mentre starò visitando un museo.

Affi, 5 marzo 2020
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REGRESO  DESDE  ESPAÑA
Se alla partenza l'aereo era zeppo (non c'era un solo posto libero), al ritorno era pieno per un terzo. Il treno Frecciarossa delle 18:45 da Milano Centrale diretto a Udine era vuoto: avendolo percorso (mentre stava per partire) dalla carrozza 1 alla 7, ho incontrato solo cinque passeggeri... E mia moglie mi ha raccontato che al mercato di Caprino Veronese c'erano metà banchi perché mancavano tutti quelli dei cinesi.
COMMENTO. Stare al caldo tenendo il riscaldamento acceso, così non ci si ammala...!!! Sembra una scoperta lapalissiana, ma c'è gente che non ha il riscaldamento in casa e che non va mai dal medico per farsi curare.
P.S. Il 2020 sarà un anno di grave crisi economica (esclusi il settore alimentare e quello bellico...).
Milano, 29 febbraio 2020
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RECUERDOS  DE  ESPAÑA
Cominciamo con un brano musicale di Francisco Tarrega: "Recuerdos de la Alhambra", 1896, interpretato da Andrés Segovia, e ...
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... proseguiamo con i ricordi gastronomici.

 
Toledo, 27 febbraio 2020 - Mazapanes delle suore cistercensi del Monastero di Santo Domingo de Silos
COMMENTO. Una prelibatezza, non come quelli che ho comperato tempo fa in una pasticceria di Domegliara duri come sassi
COMMENTO BIS. Li ho portati di ricordo a mia moglie, ma, essendo ella a dieta, tocca mangiarli a me...
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Madrid, 28 febbraio 2020 - Veduta della salumeria del ristorante "Museo del Jamòn" di Calle Mayor

   

Madrid, 28 febbraio 2020 - Ristorante "Museo del Jamòn" in Calle Mayor
Prosciutto Duroc e Serrano e, como postre, dolce pesantuccio (la panna l'ho lasciata nel piatto...) accompagnati da
 una bottiglia di Cava Negro Brut da me terminata con pazienza.
COMMENTO.  Dovevo ripartire con un buon ricordo...

Madrid (Spagna), 28 febbraio 2020
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TOLEDO  -  IGLESIAS  DE  SANTO  DOMINGO,  SANTO  TOME'  Y  SAN  SALVADOR
Toledo con i suoi ottantamila abitanti ha venti conventi... (oltre alle chiese parrocchiali, alle opere pie e alle cappelle private) e quindi è d'uopo visitarne le chiese.
    
Toledo, 28 febbraio 2020 - Iglesia de Santo Domingo el antiguo
La Resurrezione di Cristo dipinta da El Greco nel 1578 merita un breve commento,
COMMENTO. Questo quadro eccezionale per il movimento dove Cristo risorge in un'esplosione di luce e spostamento d'aria segna un momento storico nella devozione cristiana e nell'arte. Se pensiamo alla Resurrezione di Piero della Francesca dove Cristo è fermo ed i soldati dormono, si intuisce la differenza. Cristo è radioso e regge la bandiera della vittoria. San Isidoro (alias Guido de Castilla) non dovrebbe esserci perché la Controriforma vietava la presenza degli offerenti in veste di santi, però El Greco era troppo riconoscente nei confronti del suo benefattore che lo aveva salvato dalla disperazione. Infatti El Greco proveniva da Roma (1577) dove per cinque anni era stato praticamente disoccupato dopo che il cardinale Alessando Farnese lo aveva licenziato e cacciato di casa. Avendo conosciuto Luis de Castiglia, figlio del decano della cattedrale di Toledo don Diego de Castilla, era stato inviato a Toledo e Luis lo aveva raccomandato al padre il quale era esecutore testamentario di Donna Maria de Silva e quindi gli commissionò nove opere per arredare la chiesa del Monasterio de Santo Domingo che ospitava la sepoltura della nobildonna. Per questo incarico El Greco avrebbe dovuto percepire mille e cinquecento ducati, ma era così contento che ne accettò solo mille. Di questi quadri, solo tre sono rimasti nella chiesa: i due san Giovanni e la Resurrezione. Gli altri vennero espropriati (senza indennizzo e successivamente sostituiti da copie) nell'800 durante la Desamortizaciòn finendo poi, rivenduti con lauto guadagno, in case private (la Santa Faz è nella cassaforte dei proprietari del Banco di Santander) o in musei (l'Assunzione della Vergine è nell'Art Institute di Chicago dove in uno stanzone può essere ammirata anche da ragazzine che masticano la ciunga...). Fortunatamente la Resurrezione (che non è decorativa come la Vergine o la Natività...) è rimasta nel luogo dove era destinata ed El Greco è sepolto proprio nei pressi della stessa come aveva richiesto.
Quando sono entrato nella chiesa non c'era nessuno salvo le vecchia suora cistercense, conosciuta nel novembre scorso, che funge da custode e da venditrice di libri e mazapanes e quindi per una mezz'oretta mi sono immerso solitario nell'atmosfera claustrale cinquecentesca. Ho provato una grande emozione,

   
Toledo, 28 febbraio 2020 - Iglesia de Santo Tomé e quella di San Salvador
Annessa alla prima c'è la cappella dell'Entierro del Senor de Orgaz (El Greco 1587) che
non ho rivisitato perché è buia, affollatissima, con guide rompenti... e non si può fotografare. In compenso
mi sono messo davanti all'entrata ad osservare le comitive di cinesi che la visitavano non so con quanto comprendonio...

Toledo (Spagna), 28 febbraio 2020
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TOLEDO  -  IGLESIA  DE  SAN  ROMAN
E' una chiesa in stile mudéjar del XIII secolo costruita su basamenti romani e visigoti. Ospita il museo dei Concili e della Cultura visigota. I Visigoti conquistarono la Spagna dopo la caduta dell'Impero Romano d'Occidente e Toledo ne fu la capitale dal 541 al 711 quando venne conquistata dai Mori i quali avevano come capitale Cordova. Nell'anno 400 si tenne a Toledo il primo concilio visigoto che sancì il passaggio dei Visigoti dall'arianesimo al cattolicesimo.
         
Toledo, 28 febbraio 2020 - Iglesia de San Romàn - Entrata in architettura mudéjar e navata centrale

   
Toledo, 28 febbraio 2020 - Abside dell'Iglesia de San Romàn
Il retablo fu progettato nel XVI secolo da Alonso de Covarrubias in stile plateresco (l'oro non mancava...)


Toledo (Spagna), 28 febbraio 2020
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IN  PARADISO
Questa mattina ero a Toledo (relazionero' in seguito), mentre questo pomeriggio mi sono recato ad Illescas (la seconda tappa del mio viaggio dopo Titulcia). Il santuario della Vergine della Carita' e' visitabile soltanto con la guida ed e' vietato fotografare...  Pero' la guida mi ha lasciato solo in sagrestia mentre faceva visitare il museo dei paramenti sacri ad un gruppo di piccole spagnole anziane  cosi' ho potuto ammirare da vicino in solitudine le tre tele circolari od ovali de El Greco. ERO IN PARADISO. Qui riporto solo la tela de La Coronacion de la Virgen.



Illescas, 28 febbraio 2020 - Santuario della Vergine della Carita'
EL GRECO, Coronacion de la Virgen, 1603-1605. Cm. 163x220
HO PROVATO LA SENSAZIONE DI ESSERE IN PARADISO

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EL GRECO e JORGE MANUEL a ILLESCAS  (Completamento relazione soprastante)


Il contratto per il retablo mayor (con annessi) per il Santuario di Nostra Signora della Carità di Illescas viene firmato il 18 giugno 1603, controfirmato da Jorge Manuel, e consegna prevista entro il il 31 agosto 1604, ma la consegna avviene nel luglio 1605 ed il saldo del pagamento nel 1607 per 2093 ducati. El Greco viene chiamato Domingo Griego e riconosciuto come uno dei maggiori pittori di tutti i tempi. Alla Madonna della Carità viene contestata la presenza di ricchi personaggi e due sembrano Domingo e Jorge in veste di donatori. Il lotto è composto da cinque dipinti:
  • San Ildefonso (sulla sinistra della navata)
  • La Virgen de la Caridad (sulla destra della navata)
  • La Annunciacion (a sinistra della conca absidale, ma ora in sagrestia)
  • La Coronacion de la Virgen (al centro della conca absidale, ma ora in sagrestia)
  • La Natividad (a destra della conca absidale, ma ora in sagrestia)
Pare facesse parte del gruppo anche il Matrimonio de la Virgen (ora conservato a Bucarest), ma trattasi di un quadro "estemporaneo"...


Illescas, 28 febbraio 2020 - Santuario di Nostra Signora della Carità
P.S. Illescas ha una stazioncina dove non ci sono tabelloni e si attraversano i binari "a vista"


Illescas, 28 febbraio 2020 - Santuario di Nostra Signora della Carità
Navata della chiesa divisa da una grande cancellata superabile solo accompagnati a pagamento


Illescas, 28 febbraio 2020 - Santuario di Nostra Signora della Carità
A sinistra si vede il quadro di San Isidoro e a destra si intravvede quello della Vergine della Carità


Illescas, 28 febbraio 2020 - Santuario di Nostra Signora della Carità
La croce situata in alto nella conca dell'abside sostituisce la Coronazione della Vergine

  
Illescas, 28 febbraio 2020 - Santuario di Nostra Signora della Carità
San Isidoro e la discussa Vergine della Carità sicuramente di Jorge Manuel Theotocopulos.
1603-1605


Illescas, 28 febbraio 2020 - Santuario di Nostra Signora della Carità
Trittico con i tre quadri che si trovavano nella conca dell'abside e che ora si
 possono ammirare a distanza ravvicinata ad altezza d'uomo. - E' un grande allestimento
Sono giunto e rimasto in questa parte di sagrestia quindici minuti da solo ad ammirare questo Paradiso


Illescas, 28 febbraio 2020 - Santuario di Nostra Signora della Carità
Annunciazione di El Greco (e Jorge Manuel Theotocopulos), 1603-1605


Illescas, 28 febbraio 2020 - Santuario di Nostra Signora della Carità
Incoronazione della Vergine -
El Greco (e poco Jorge Manuel Theotocopulos). 1603-1605


Illescas, 28 febbraio 2020 - Santuario di Nostra Signora della Carità
Natività di El Greco (e Jorge Manuel Theotocopulos [sicuramente il bue]), 1603-1605
 

Queste opere che El Greco realizzò con la collaborazione del figlio fra il 1603 ed il 1605 rappresentano la maturità del pittore con la tecnica che io chiamo dei colori liquidi, i contrasti cromatici analitici, le figure allungate, la mancanza del disegno e dell'anatomia umana, l'ambientazione mistica (si faceva accompagnare nel lavoro da musicisti che lo ispiravano), la serenità antiviolenta ed il profondo senso religioso.
PS1. I pittori cone Leonardo da Vinci che prima di dipingere progettavano e riprogettavano i bozzetti, perdevano la spontaneità a favore della bellezza estetica. Per El Greco la bellezza raffinata non è un valore artistico da realizzare (basti guardare i vari volti di San Giovanni Battista) .

PS2. Un artista non profondamente religioso non può realizzare opere religiose perché non ha la giusta ispirazione. Così Caravaggio ha realizzato quadri laici di argomento devozionale...

Illescas (Spagna), 28 febbraio 2020
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MADRID - MUSEO THYSSEN-BORNEMISZA

Trovo degli El Greco dappertutto...


Madrid. Museo Thyssen-Bornemisza - Due quadri attribuiti a El Greco
Passi per l'Annunciazione (1596-1600) ma il Cristo abbracciato alla croce datato 1587-1596...
(un bell'intervallo...) con la campitura monocroma mai vista prima...
COMMENTO. Questo direttori di musei perché non fanno i custodi  ???

Madrid, 27 febbraio 2020

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ELETTRICISTI  SPAGNOLI
A Titulcia sono alloggiato in una residenza eccezionale. Peccato che...
   

... in questo angolo di Spagna la corrente elettrica sia a 220 Watt anziche' a 220 Volt..
Titulcia (Spagna), 27 febbraio 2020
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TITULCIA e LA MAGDALENA DI JORGE MANUEL THEOTOKOPOULOS
Sono tornato in Ispagna per vedere dal vero  l'opera di Jorge Manuel e...


Titulcia (Spagna), 26 febbraio 2020 = Chiesa di Santa Maddalena
Sul campanile ci sono i nidi delle cicogne


Titulcia (Spagna), 26 febbraio 2020 - Chiesa di Santa Maddalena
Retablo dell'altar maggiore con al centro Il Transito della Maddalena di
Jorge Manuel Theotokopoulos 1608
L'immagine e' molto scura e deteriorata dal tempo (da lontano si vede solo un rettangolo indecifrabile)


Titulcia (Spagna), 26 febbraio 2020 - Chiesa di Santa Maddalena
Transito della Magdalena  - .Dimensioni 115x65 cm circa


Sono venuto a Titulcia per acquistare il quadro di Jorge Manuel, ma il parroco mi ha detto che era patrimonio inalienabile della chiesa... Io comunque gli ho fatto una grossa offerta: dovevo provarci prima che lo facesse qualcun altro. Me ne faro' fare una copia in Cina.
 

Titulcia (Spagna), 26 febbraio 2020
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MADRID  -  MONASTERIO  DE  LAS  DESCALZAS  REALES
Questo monastero cinquecentesco voluto da Giovanna d'Austria e da sua sorella Maria non merita i sei euro della visita. Pitture mediocri (quelle migliori sono nella parte non visitabile delle suore di clausura), la visita e' guidata e non si puo' nemmeno fotografare tanta bellezza... Ma non avevo niente da fare nei paraggi dell'albergo prima di partire per Titulcia.

Madrid = Facciata del monastero de Las Descalzas Reales


Madrid = Vestibolo del monastero de Las Descalzas Reales


Madrid, 26 febbraio 2020
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NO  HAY  PROBLEMAS  EN  ESPAÑA
All'aeroporto della Malpensa nessun problema, ma l'aereo era zeppo di spagnoli in fuga... Gli unici controlli diversificati riguardano gli imbarchi per Israele e gli U.S.A. che hanno accesso separato da tutti gli altri. Evidentemente U.S.A. e Israele sono gli stati piu' odiati al mondo.

25 febbraio 2020 - Volando sulla Meseta spagnola.
Madrid, 25 febbraio 2020
*    *    *
CON  TUTTI  I  PAZZI  CHE  SI  SONO  IN  GIRO...



...riuscirò a partire ???

Sant'Ambrogio di Valpolicella, 24 febbraio 2020
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EL  GRECO  e  ALTRI  FAMOSI  PITTORI  DI  OPERE  DEVOZIONALI
El Greco era un mistico e le sue opere provocano un'emozione religiosa. Altri pittori sono semplicemente dei pittori...
Ecco alcuni esempi:

          
EL GRECO - Cristo in croce - 1570-1572 Collezione privata Piasecka ora in Polonia
In questo piccolo quadro non c'è sangue, aguzzini e pie donne addolorate. C'è solo Cristo da solo in un paesaggio spoglio,
con l'ombra scura della croce ed un cielo plumbeo nella parte interessante la città degli uomini (chiaro
nell'Alto dei Cieli) che esprimono il rancore di Dio nei confronti dei peccatori
EL GRECO - Battesimo di Cristo - 1586 - Museo El Prado Madrid (ex Collegio dell'Incarnazione)
Qui Cristo esprime lo stato di grazia del cristiano
EL GRECO - San Giuseppe ed il Bambino - 1597-1599 - Cappella di San Giuseppe in Toledo
Il Bambino spaurito chiede protezione al padre affettuoso

     
PIERO DELLA FRANCESCA - Cristo Risorto - 1459 - Museo Civico di Sansepolcro (Arezzo)
Cristo ha il piede sul muretto del sepolcro in una situazione di staticità disegnativa
LEONARDO DA VINCI - Vergine delle Rocce - 1483-1486 - Louvre, Parigi
Tanta grazia e precisione esprimono soltanto bellezza artistica (non religiosa)
CARAVAGGIO - Madonna, Sant'Anna e Bambino (con serpe) - 1606 - Roma, Galleria Borghese
La Madonna (la puttana
Maddalena Antognetti) ed il Bambino schiacciano un orripilante serpente
Caravaggio ha il merito di essere espressivo, ma non religioso (troppo violento, non a caso uccise un uomo)

Padova, 21 febbraio 2020
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EL  GRECO  FRA  CANDIA,  ITALIA  e  SPAGNA
Questa sera ho tenuto nella sala civica di Caprino Veronese la conferenza in oggetto. Finalmente mi sono liberato di questa incombenza che mi ha assillato per qualche mese. Ho però avuto modo di fare alcune scoperte che ho spiegato nei giorni scorsi. Peccato che il pubblico generalmente non avesse mai sentito parlare di El Greco... Ma va bene così: è stata un'occasione per tenermi impegnato intellettualmente, diversamente mi occuperei soltanto di lavori manuali.

Caprino Veronese, 17 febbraio 2020 - Inizio conferenza su El Greco


Caprino Veronese, 17 febbraio 2020 - Conferenza su El Greco - Eccomi mentre parlo della "Visione di San Giovanni"
dove contesto l'attribuzione ad El Greco anziché al figlio Jorge Manuel (ma la gente non ha colto...)

  
Caprino Veronese, 17 febbraio 2020 - "Scarico adrenalina" dopo conferenza su El Greco

Caprino Veronese, 17 febbraio 2020
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LA  SENSUALITA’  RELIGIOSA  DEL  FIGLIO  DI  EL GRECO

Domenikos Theotokopoulos (El Greco) dipingeva prevalentemente uomini come:


El Greco - Entierro del Señor de Orgaz. 1587. Iglesia de Santo Tomé. Toledo

Anche i ritratti raffigurano esclusivamente personaggi maschili come:

  
El Greco, Vincenzo Anastagi, 1572. Frick Collection, New York
El Greco, Cardenal Fernando Niño de Guevara. 1600. MET New York

Per El Greco le donne erano soltanto o sante o puttane, come:


El Greco – Espolio, 1579, Catedral Primada de Toledo
L'unica presenza femminile è rappresentata dalle tre sante Marie in basso a sinistra


El Greco - La cacciata dei mercanti dal Tempio, 1570-1572, Institute of Art, Minneapolis
Le due donne discinte offrono i loro servigi...
 

Inoltre, non sposò mai Jeronima de las Cuevas pur avendo da lei un figlio e convivendo (più o meno) con ella.

Il figlio Jorge Manuel la pensava diversamente preferendo dipingere donne come:


Jorge Manuel Theotokopoulos - La famiglia di J. M. T. - 1605 - Museo de la Real Academia de San Fernando (Madrid)
Oltre alla presenza femminile, sono ammessi un gatto ed un bimbo


Da notare che l'insieme familiare di Jorge Manuel Theotokopoulos prevedeva tre cameriere, due altre donne e probabilmente qualche uomo di fatica.
Siccome le commissioni erano devozionalmente religiose, si sfogava sensualmente con la Vergine o la Maddalena. Ha iniziato timidamente con quadri nei quali le linee del corpo si intravvedono sotto i panneggi come:

   
Jorge Manuel Theotokopoulos - La Vergine della Carità, 1603-1605. Santuario de Nuestra Señora de la Caridad a Illescas e
 La Nascita della Vergine, 1608-1620, Zurigo Collezione Buehrle
ANNOTAZIONE. Nel primo quadro si notano le cosce della Vergine, mentre nel secondo il sedere della donna in ocra ed in alto a dx una balia..
P.S. La Vergine della Carità fra gli aspiranti indica il giovane a dx con ampia gorgiera il quale sembra dire: "Io ?" ...E' Jorge Manuel (autoritratto).

Per finire con il nudo integrale come:

   
Jorge Manuel Theotokopoulos - El Transito de la Magdalena, 1607, Chiesa parrocchiale di Titulcia e
 La Visione di San Giovani Evangelista. 1608-1614, MET New York


Jorge Manuel Theotokopoulos e forse bottega – Epimetheus e Pandora, 1608-1614. Museo El Prado, Madrid

COMMENTO. Non mi meraviglia la reazione di Jorge Manuel alla repressione sessuale del padre, quanto l’accettazione da parte dei commitenti di opere sacre sensuali in tempo di Controriforma e di Inquisizione. Ma poi Jorge Manuel dovette cambiare mestiere diventando architetto.

Affi, 15 febbraio 2020
*    *    *
JORGE  MANUEL  THEOTOCOPULOS  ed  EL  GRECO
Per ripulire le false attribuzioni ad El Greco invece che a suo figlio Jorge Manuel, aggiungo i seguenti due quadri oltre all'Esponsorio:


Esponsorio de la Virgen di J. M. Theotocopoulos - 1603
Già in
Illescas, ora trovasi a Bucarest


Vista di Toledo (1604-1614) attribuita a El Greco, ma (secondo me) di
J. M. Theotocopoulos
Conservata nel Metropolitan Museum of Art di New York


 Visitazione (1610-1613) attribuita a El Greco, ma (secondo me) di J. M. Theotocopoulos
Già nella Cappella Oballe di Toledo ed ora conservata presso Dumbarton Oaks Washington

Peschiera del Garda, 10 febbraio 2020
*     *     *
JORGE  MANUEL  THEOTOCOPULOS  E  LA  VISIONE  DI  SAN  GIOVANNI  EVANGELISTA

  
El Greco, autoritratto (o ritratto dal figlio) 1604 (Metropolitan Museum di New Yoirk) e
ritratto di Jorge Manuel Theotocopulos del 1603 (Museo de Bellas Artes de Sevilla)
 dipinto dal padre o, più probabilmente, vista la posizione speculare, autoritratto

Come si luò leggere sul sito del Metropolitan Museum of Art di New York:

The Vision of Saint John ca. 1608–14
El Greco (Domenikos Theotokopoulos) Greek
Although missing almost half the composition at the top, this painting—unfinished at the artist’s death—remains a quintessential example of his late, quasi-expressionist style. It was commissioned as one of three altarpieces, with frames designed by El Greco, for the charitable Hospital of Saint John the Baptist in Toledo, which cared for the dying and the destitute. As recounted in Revelation, the apostle John had visions of a book with seven seals in the right hand of God. When the fifth seal opened, John saw the naked souls of martyrs past receiving robes from heaven and hearing the command that they "should rest yet for a little season" until future martyrs joined them and all were saved. The saving of souls coincided with the mission of the hospital, where El Greco’s supernatural staging and ecstatic style would have suited viewers with nothing left but hope and faith.
Object Details
Artist: El Greco (Domenikos Theotokopoulos) (Greek, Iráklion (Candia) 1541–1614 Toledo)
Date: ca. 1608–14
Medium: Oil on canvas
Dimensions: 87 1/2 x 76 in. (222.3 x 193 cm); with added strips 88 1/2 x 78 1/2 in. (224.8 x 199.4 cm) [top truncated]
Classification: Paintings
Credit Line: Rogers Fund, 1956
Accession Number: 56.48

La Visione di San Giovanni è attribuita a El Greco e datata 1608-1614
Ma, come ho già scritto, quest'opera è del figlio Jorge Manuel Theotocopulos. Ed ora aggiungo un'ulteriore osservazione.

Visione di San Giovanni (oppure Apertura del V sigillo) 1608-1614

  
Particolare della Visione di San Giovanni (post 1608) e Transito della Maddalena (1607)
COMMENTO. Essendo la Visione successiva al Transito è evidente che è
Jorge Manuel Theotocopulos che
ha dipinto la Visione di San  Giovanni


P.S. Come faccio a divulgare la mia scoperta ?
Caprino Veronese, 9 febbraio 2020
*    *    *

I  NASI  DI  JORGE  MANUEL  THEOTOCOPULOS
Come ho scritto il 2 febbraio, le opere realizzate dal 1607 ed attribuite ad El Greco sono una falsificazione perché sono del figlio Jorge Manuel in quanto Dominikos si era ammalato.
La prova storica la troviamo nell’abbandono di Toledo dell’allievo Luis Tristàn che nel 1607 seguì Francesco Prevoste di ritorno (dopo trent’anni) in Italia.
La prova giuridica la troviamo nel contratto dell’Hospital Tavera stipulato nel 1608 nel quale si prevedeva che se Dominikos non fosse stato in grado di terminare il lavoro, avrebbe provveduto Jorge Manuel. E’ evidente che questa clausola prendeva atto del precario stato di salute di Dominikos. - Notare che nel Battesimo di Cristo del 1596 di Madrid c'è il foglietto con la firma di El Greco, mentre in quello dell'Hospital Tavera non c'è (Jorge Manuel non poteva imbrogliare perché i committenti seguivano i lavori trovandosi l'Hospital a circa un chilometro dall'abitazione di El Greco). 
La prova pittorica la troviamo nei nasi: quelli Dominikos sono sottili mentre quelli di Jorge Manuel sono piramidalmente svettanti verso l’alto mostrando le ampie narici… quasi caricature.


Madrid - Battesimo di Cristo di El Greco in Museo El Prado 1596 (a sx)
Toledo - Battesimo di Cristo di Jorge Manuel Theotocopuli in Hospital Tavera 1608 (a dx)


Battesimo di Cristo - Confronto fra i nasi di El Greco a sx e quelli di Jorge Manuel a dx
N.B. Il naso dell'angelo in arancione è raffreddato...

  
Visione di San Giovanni di Jorge Manuel (mia attribuzione) 1608-1614 al MET di New York e particolare con il naso raffreddato


Laocoonte di Jorge Manuel (mia attribuzione) 1610 a Washington

  
Laocoonte di Jorge Manuel (mia attribuzione) 1610 a Washington. Particolare del naso di un figlio di Laocoonte

Peschiera del Garda, 6 febbraio 2020
*    *    *
EL  GRECO  ANTICIPATORE  DEL  CUBISMO:  UNA  BAGGIANATA

Leggendo trattati di storia dell'arte che si occupano di El Greco (Dominikos Theotokopoulos: Candia 1541 - Toledo 1614), gli autori affermano che osservando le ultime produzioni del candiotto, come la “Apertura del quinto sigillo dell'Apocalisse”, Picasso e Cézanne trassero ispirazione per le proprie opere come le “Demoiselles d'Avignon” (1907) o “Les Baigneuses” (1905).
Questi autori non sanno che El Greco dal 1607, con avvento di una o più malattie (probabilmente cataratta, maculopatia e artrosi) che negli ultimi anni lo costrinsero a letto e con il conseguente ritorno in Italia del suo fedele collaboratore Francesco Prevoste, smise di dipingere lasciando la conduzione della bottega al figlio Jorge Manuel Theotocopouli (Toledo 1578 - Toledo 1631) che aveva sempre vissuto e lavorato assieme a lui dalla nascita.
Quando Jorge Manuel fu libero di esprimere la propria arte e fantasia compressa dalle coercizioni ideologico-religiose del padre ossequiente alle disposizioni artistiche della Riforma Cattolica scaturita dal Concilio di Trento e dalle indicazioni dei committenti ecclesiastici, completò o produsse dipinti ove i personaggi sono nudi assai o di soggetto pagano (cose che il padre non avrebbe mai fatto [aveva proposto a papa Pio V di ridipingere la Cappella Sistina perché giudicata oscena...]. Gli storici dell'arte attribuirono e attribuiscono questi dipinti a Dominikos mentre sono di Jorge Manuel (questa è la mia tesi).
Di conseguenza Picasso, Cézanne e altri, non si ispirarono a El Greco ma a Jorge Manuel. E' certamente più prestigioso ispirarsi ad un grande maestro della pittura mondiale che non ad un suo seguace. Ma Jorge Manuel inventò un nuovo stile e bisogna dargliene atto. Non può essere considerato importante e famoso come il padre anche perché la sua produzione è limitata avendo presto abbandonato la pittura per dedicarsi all'architettura (aveva una bella dotazione libraria di testi sull'argomento di proprietà del padre), però è lui che, in una certa misura, ha anticipato di trecento anni le avanguardie del '900 come Cubismo, Informale ed Espressionismo.
Quindi Picasso e Cézanne hanno preso una cantonata in buona fede, mentre gli storici dell'arte hanno dimostrato incompetenza, mentre i compratori statunitensi, attuali possessori di opere che “credono” siano di El Greco (è dura ammettere di essere stati fregati e di avere in mano bruscolini anziché milioni di dollari...) dimostrano malafede ed ingannano gli estimatori dell'arte che visitano i loro musei.
COMMENTO1. Diamo a Jorge Manuel Theotocopuli ciò che non è di Dominikos Theotokoloupos !
COMMENTO2. Che fine farà la mia tesi ? Innanzitutto sarà dispersa nel WEB e forse casualmente rispolverata quando sarò in un mondo diverso.

Ecco le prove documentali pittoriche del mio assunto:


Illescas - La Madonna della Carità del 1603 alla quale Jorge Manuel Theotocopuli sicuramente partecitò con il padre per contratto
Jorge Manuel si sbilancia in una Vergine molto caritatevole e sensuale tant'è che i committenti protestatono per i ricchi assistiti...


Titulcia - "Transito de la Magdalena" primo nudo sacro spagnolo, 1607
Questo quadro è stato attribuito ad El Greco sino al 1927 quando Francisco de
Borja de San Roman finalmente riconobbe che era opera di Jorge Manuel Theotocopuli
COMMENTO. Quest'opera è il capolavoro di Jorge Manuel dalla quale discendono tutte le posteriori
fra le quali: La veduta di Toledo, La Visione di San Giovanni ed il Laocoonte
N.B. Padre e figlio non hanno mai datato le loro opere ed in Spagna non c'erano dei Giorgio Vasari...


Toledo - Hospital Tavera - Sacra Famiglia con Sant'Anna, 1608-1614
Sulla didascalia il quadro è attribuito ad El Greco, ma era già ammalato e non avrebbe
mai dipinto una Madonna con la tetta fuori allattante un bambino dall'aspetto severo da adulto


Toledo - Museo El Greco - "Veduta di Toledo con mappa e Sant'Ildefonso" attribuito a El Greco 1610-1614
El Greco non amava né i paesaggi né i nudi (non aveva studiato anatomia come Leonardo...)
ed in quel periodo era ammalato, perciò l'opera è di Jorge Manuel Theotocopuli (ritratto di Luis Tristàn oppure autoritratto a dx).
P.S. Anna si intravvede a destra del dipinto (la inquadro frequentemente per rendere immediatamente comprensibili le dimensioni dell'opera).
N.B. El Greco era di formazione cretese madonnera dove contavano solo i volti: i paesaggi ed i panneggi erano
trascurati anche perché nelle icone molte volte erano coperti la lamine metalliche
ADDENDUM. Le case sono cubiste...


New York - Metropolitan Museum - La Visione di San Giovanni o L'Apertura del V sigillo dell'Apocalisse, 1608-1614
Anche questo quadro non è Dominikos ma di Jorge Manuel
.

Washington - National Gallery of Art - Il pagano Laocoonte attribuito a El Greco, 1610-1614
Ovviamente, per i motivi sopra citati, l'opera è di Jorge Manuel Theotocopuli

P.S. Avrei molto altro da scrivere su El Greco, ma mi premeva relazionare succintamente su questa mia scoperta da visionario (?).. Mi consolo perché anche El Greco era un visionario...

Affi, 2 febbraio 2020
*    *    *
Come ho scritto il 2 febbraio, le opere realizzate dal 1607 ed attribuite ad El Greco sono una falsificazione perché sono del figlio Jorge Manuel in quanto Dominikos si era ammalato.
La prova storica la troviamo nell’abbandono di Toledo dell’allievo Luis Tristàn che nel 1607 seguì Francesco Prevoste di ritorno (dopo trent’anni) in Italia.
La prova giuridica la troviamo nel contratto dell’Hospital Tavera stipulato nel 1608 nel quale si prevedeva che se Dominikos non fosse stato in grado di terminare il lavoro, avrebbe provveduto Jorge Manuel. E’ evidente che questa clausola prendeva atto del precario stato di salute di Dominikos. - Notare che nel Battesimo di Cristo del 1596 di Madrid c'è il foglietto con la firma di El Greco, mentre in quello dell'Hospital Tavera non c'è (Jorge Manuel non poteva imbrogliare perché i committenti seguivano i lavori trovandosi l'Hospital a circa un chilometro dall'abitazione di El Greco). 
La prova pittorica la troviamo nei nasi: quelli Dominikos sono sottili mentre quelli di Jorge Manuel sono piramidalmente svettanti verso l’alto mostrando le ampie narici… quasi caricature.


Madrid - Battesimo di Cristo di El Greco in Museo El Prado 1596 (a sx)
Toledo - Battesimo di Cristo di Jorge Manuel Theotocopuli in Hospital Tavera 1608 (a dx)


Battesimo di Cristo - Confronto fra i nasi di El Greco a sx e quelli di Jorge Manuel a dx
N.B. Il naso dell'angelo in arancione è raffreddato...

  
Visione di San Giovanni di Jorge Manuel (mia attribuzione) 1608-1614 al MET di New York e particolare con il naso raffreddato


Laocoonte di Jorge Manuel (mia attribuzione) 1610 a Washington

  
Laocoonte di Jorge Manuel (mia attribuzione) 1610 a Washington. Particolare del naso di un figlio di Laocoonte

Peschiera del Garda, 6 febbraio 2020
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EL  GRECO  ANTICIPATORE  DEL  CUBISMO:  UNA  BAGGIANATA

Leggendo trattati di storia dell'arte che si occupano di El Greco (Dominikos Theotokopoulos: Candia 1541 - Toledo 1614), gli autori affermano che osservando le ultime produzioni del candiotto, come la “Apertura del quinto sigillo dell'Apocalisse”, Picasso e Cézanne trassero ispirazione per le proprie opere come le “Demoiselles d'Avignon” (1907) o “Les Baigneuses” (1905).
Questi autori non sanno che El Greco dal 1607, con avvento di una o più malattie (probabilmente cataratta, maculopatia e artrosi) che negli ultimi anni lo costrinsero a letto e con il conseguente ritorno in Italia del suo fedele collaboratore Francesco Prevoste, smise di dipingere lasciando la conduzione della bottega al figlio Jorge Manuel Theotocopouli (Toledo 1578 - Toledo 1631) che aveva sempre vissuto e lavorato assieme a lui dalla nascita.
Quando Jorge Manuel fu libero di esprimere la propria arte e fantasia compressa dalle coercizioni ideologico-religiose del padre ossequiente alle disposizioni artistiche della Riforma Cattolica scaturita dal Concilio di Trento e dalle indicazioni dei committenti ecclesiastici, completò o produsse dipinti ove i personaggi sono nudi assai o di soggetto pagano (cose che il padre non avrebbe mai fatto [aveva proposto a papa Pio V di ridipingere la Cappella Sistina perché giudicata oscena...]. Gli storici dell'arte attribuirono e attribuiscono questi dipinti a Dominikos mentre sono di Jorge Manuel (questa è la mia tesi).
Di conseguenza Picasso, Cézanne e altri, non si ispirarono a El Greco ma a Jorge Manuel. E' certamente più prestigioso ispirarsi ad un grande maestro della pittura mondiale che non ad un suo seguace. Ma Jorge Manuel inventò un nuovo stile e bisogna dargliene atto. Non può essere considerato importante e famoso come il padre anche perché la sua produzione è limitata avendo presto abbandonato la pittura per dedicarsi all'architettura (aveva una bella dotazione libraria di testi sull'argomento di proprietà del padre), però è lui che, in una certa misura, ha anticipato di trecento anni le avanguardie del '900 come Cubismo, Informale ed Espressionismo.
Quindi Picasso e Cézanne hanno preso una cantonata in buona fede, mentre gli storici dell'arte hanno dimostrato incompetenza, mentre i compratori statunitensi, attuali possessori di opere che “credono” siano di El Greco (è dura ammettere di essere stati fregati e di avere in mano bruscolini anziché milioni di dollari...) dimostrano malafede ed ingannano gli estimatori dell'arte che visitano i loro musei.
COMMENTO1. Diamo a Jorge Manuel Theotocopuli ciò che non è di Dominikos Theotokoloupos !
COMMENTO2. Che fine farà la mia tesi ? Innanzitutto sarà dispersa nel WEB e forse casualmente rispolverata quando sarò in un mondo diverso.

Ecco le prove documentali pittoriche del mio assunto:


Illescas - La Madonna della Carità del 1603 alla quale Jorge Manuel Theotocopuli sicuramente partecitò con il padre per contratto
Jorge Manuel si sbilancia in una Vergine molto caritatevole e sensuale tant'è che i committenti protestatono per i ricchi assistiti...


Titulcia - "Transito de la Magdalena" primo nudo sacro spagnolo, 1607
Questo quadro è stato attribuito ad El Greco sino al 1927 quando Francisco de
Borja de San Roman finalmente riconobbe che era opera di Jorge Manuel Theotocopuli
COMMENTO. Quest'opera è il capolavoro di Jorge Manuel dalla quale discendono tutte le posteriori
fra le quali: La veduta di Toledo, La Visione di San Giovanni ed il Laocoonte
N.B. Padre e figlio non hanno mai datato le loro opere ed in Spagna non c'erano dei Giorgio Vasari...


Toledo - Hospital Tavera - Sacra Famiglia con Sant'Anna, 1608-1614
Sulla didascalia il quadro è attribuito ad El Greco, ma era già ammalato e non avrebbe
mai dipinto una Madonna con la tetta fuori allattante un bambino dall'aspetto severo da adulto


Toledo - Museo El Greco - "Veduta di Toledo con mappa e Sant'Ildefonso" attribuito a El Greco 1610-1614
El Greco non amava né i paesaggi né i nudi (non aveva studiato anatomia come Leonardo...)
ed in quel periodo era ammalato, perciò l'opera è di Jorge Manuel Theotocopuli (ritratto di Luis Tristàn oppure autoritratto a dx).
P.S. Anna si intravvede a destra del dipinto (la inquadro frequentemente per rendere immediatamente comprensibili le dimensioni dell'opera).
N.B. El Greco era di formazione cretese madonnera dove contavano solo i volti: i paesaggi ed i panneggi erano
trascurati anche perché nelle icone molte volte erano coperti la lamine metalliche
ADDENDUM. Le case sono cubiste...


New York - Metropolitan Museum - La Visione di San Giovanni o L'Apertura del V sigillo dell'Apocalisse, 1608-1614
Anche questo quadro non è Dominikos ma di Jorge Manuel
.

Washington - National Gallery of Art - Il pagano Laocoonte attribuito a El Greco, 1610-1614
Ovviamente, per i motivi sopra citati, l'opera è di Jorge Manuel Theotocopuli

P.S. Avrei molto altro da scrivere su El Greco, ma mi premeva relazionare succintamente su questa mia scoperta da visionario (?).. Mi consolo perché anche El Greco era un visionario...

Affi, 2 febbraio 2020
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EL  GRECO  -  ALTAROLO  DI  MODENA


El Greco - Altarolo della Galleria Estense di Modena, recto e verso, 24x18 e 37x24 cm.

Su quest'opera di El Greco gli storici dell'arte si sono pronunciati in diversi modi: alcuni hanno affermato che trattasi di un trittichetto del periodo finale cretese (ante 1567), altri del primo periodo italiano (1567-1570) e nessuno è riuscito ad individuare il committente.
Ebbene, ieri a Bussolengo mentre attendevo in auto mia moglie affaccendata in uffici pubblici, ho risolto i due problemi (che sono connessi).
Il committente dell'altarolo è il padovano Pio Enea I Obizzi (1525-1589) condottiero della Serenissima il quale verso 1570 stava ristrutturando ed arredando il Castello del Catajo situato nel comune di Battaglia Terme in provincia di Padova.

              
El Greco (Domenikos Theotokopoulos, 1541-1614)  e  Pio Enea Obizzi (1525-1589)

Necessitando di un'opera che glorificasse e proteggesse la sua attività militare, si rivolse alla bottega di Tiziano Vecellio il quale gli segnalò il valido giovane cretese Menegos (così veniva chiamato El Greco a Venezia) esperto in icone.
Dunque Menegos, all'incirca nel 1569, ottenne l'incarico da parte di Pio Enea I Obizzi di preparare un lussuoso altarolo da porre in una cappella votiva del suo palazzo o in camera da letto.
Questo altarolo ha come figura centrale l'icona dell'allegoria del cavaliere cristiano, attorniata dall'Adorazione dei Magi e dal Battesimo di Cristo (sul recto), mentre sul verso ha il Monte Sinai attorniato dall'Annunciazione e da Dio che ammonisce Adamo ed Eva.
Quest'opera è sempre rimasta nel Castello del Catajo fino alla morte del marchese Tommaso degli Obizzi nel 1803, il quale, in mancanza di eredi, lasciò in eredità il suo patrimonio e le sue grandi collezioni artistiche ad Ercole III d'Este e così l'altarolo di Menegos finì nella Galleria Estense di Modena dove possiamo ammirarlo.
COMMENTO. Svelato l'arcano.


Modena, 10 dicembre 2016 - Galleria Estenze - Altarolo di El Greco

P.S. El Greco riprese pié pari per Filippo II l'allegoria del Cavaliere Cristiano dieci anni dopo a El Escorial nell'Allegoria della Lega Santa.

Affi, 19 dicembre 2019
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ENTRARE  NEL LA  CULTURA  POPOLARE  SPAGNOLA  ORMAI  SCOMPARSA
L'orchestra di Paolo Annunzio Mantovani esegue "España Cañi" di Pascual Marquina Narro. 1923. File MP3.

Madrid, 22 novembre 2019
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ESPERANDO  A  EL  GRIECO  (1541-1614)
Francisco Tarrega: "Recuerdos de la Alhambra", 1896. Chitarrista Pepe Romero. File MP3

      
Autoritratti di El Griego del 1570, 1580 e 1604
Madrid, 22 novembre 2019
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CARAVAGGIO (Michelangelo Merisi)
 
La CHIESA di SANT'AGOSTINO è importante, oltre per motivi religiosi, anche perché ospita un'opera di Caravaggio (Michelangelo Merisi): La Madonna di Loreto o dei Pellegrini. Siccome la chiesa è chiusa dall'ora di pranzo fino al pieno pomeriggio, alle 17:00, ho visto un nugolo di uomini buttarsi all'emtrata e dirigersi non verso l'altare ma, con sicurezza e di corsa, verso la cappella Cavalletti... dove c'è la Madonna dei Pellegrini !
Mi verrebbe da dire: "Signore perdona questi stolti senza dignità" anche perché c'era poca gente e tutto il tempo che si voleva, ma i tipi erano forse stanchi di aspettare.


Roma, 21 ottobre 2019 - Chiesa di Sant'Agostino -  Cappella Cavalletti - Madonna dei Pellegnini di Michelangolo Merisi, 1606

COMMENTO. Molti criticonzoli d'arte, iconograficamente giustificano il Caravaggio raffigurante i pellegrini dai piedi sporchi, affermando che era un pauperista contrario ai lussi della chiesa. Non c'entra niente. Caravaggio, da buon pederasta violento, ce l'aveva con donne, ed in questo caso oltraggia la Madonna con la bella mostra dei piedi sporchi del pellegrino (accompagnato da una vecchia racchia...) e, ancor più grave, usa come modella una prostituta romana molto nota... pure lei a piedi nudi. Insomma i devoti pellegrini hanno fatto tanta strada per venerare una bagascia.
P.S. Ed il Bambin Gesù figlio di una "buona donna" e di "padre puttaniere incerto" ? Certo che la figura di Caravaggio va riscritta... da me...


Roma, 21 ottobre 2019
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IL MUQARNAS  ED  IL CUBISMO

Mi debbo decidere a scrivere qualcosa su muqarnas e cubismo. Allora dirò di getto che il muqarnas è una struttura architettonica musulmana che si trova nelle moschee a partire dal XI secolo come in quella del Venerdì a Isfahan. Le grandi nicchie o iwan internamente sono sfaccettate e determinano la decorazione detta muqarnas. I tasselli a mosaico che le compongono non sono piani ma sconnessi e fanno parte di altre piccole nicchie interne alla nicchia principale. I muqarnas sono generalmente di materiale duro e riflettente come gli antichi mosaici romani e di vari colori.
La guida che nel luglio scorso mi illustrò la moschea di Hazrat-e Masumeh a Qom mi disse che i tasselli riflettenti erano sconnessi per due motivi:
  1. I tasselli non possono essere piani come uno specchio per non riflettere la figura umana intera (cosa vietata nell'islamismo)
  2. La persona non è qualcosa di monolitico ma è il risultato dell'insieme di tutte le relazioni esperienziali che essa ha vissuto.
Ne consegue che l'uomo è composto da un mosaico di esperienze relazionali e quando guarda se stesso nella nicchia con i muqarnas, non si vede come in uno specchio, ma si vede frammentato e mischiato ad altri oggetti e persone che lo circondano.
L'uomo è un insieme di esperienze ed il muqarnas, con le sue sfaccettature, lo rappresenta egregiamente.

  
Iwan con muqarnas nella moschea di Hazrat-e Masumeh a Qom del XVI secolo (periodo Safavide)

Ed il cubismo analitico cos'è se non un muqarnas ?

Pablo Picasso, nativo di Malaga, ha sicuramente visitato in Andalusia qualche moschea con gli iwan ed i muqarnas. Quindi ritengo che consciamente o inconsciamente il concetto islamico di frammentarietà della personalità lo abbia indotto a rappresentare la figura umana con tante tessere in po' sbilenche ma logiche come fa il muqarnas e quindi il suo cubismo non è altro che un muqarnas dipinto. In pratica non ha inventato nulla...!


"Ma Jolie" ovvero Marcelle Humbert di Pablo Picasso 1911

Ovviamente la mia scoperta la scrivo per me stesso ben sapendo che non la leggerà nessuno e che non avrà seguito alcuno, come quella relativa alla Madonna con bambino di Michele da Firenze della chiesa di San Pietro Apostolo a Zevio che apparteneva all'altare distrutto alla fine del '500 nella cappella Pellegrini della chiesa di Santa Anastasia (ovvero di San Pietro martire) in Verona.
Soave, 15 settembre 2019
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MORTE DI GIULIO REGENI
L'Egitto è un paese nemico
Garda, 17 giugno 2016
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