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WANDA OSIRIS:
LA FATA
Wanda
Osiris, pseudonimo di Anna Maria Menzio (Roma, 3 giugno 1905 –
Milano, 11 novembre 1994), è stata la prima stella dello spettacolo
italiano a cavallo della seconda guerra mondiale. Per lei sono stati
creati appellativi come: Diva, Divina, Wandissima. Ma nessuno ha
colto nel segno la sua personalità. Alberto Arbasino ha comunque
sfaccettato la sua immagine (teatrale) usando i termini: magia,
sortilegio, mistero, sublimità e
carisma [NdA Carisma
corrispondente allo stato di grazia religiosa. Però Arbasino
dimenticò l'attributo fascino,
ma era un culattone che non capiva questo aspetto femminile],
che ben si confanno al personaggio in quanto la Osiris nelle
interviste è rimasta sempre riservata e pudica come lo era nella
vita privata.
Io
penso che per lei si addica il termine fata che nessuno ha mai usato prima.
Infatti
il termine fata sta ad indicare una figura femminile divina
discendente dalle pagane mitologiche ninfe. Nella fiabistica è una
donna bellissima, bionda e dolce con vestiti vaporosi. Indossa un
cappello alto e soprattutto tiene in mano, come uno scettro, una
bacchetta magica.
Wanda
Osiris era una fata ? Sì, era la fata dell'amore. Infatti scendeva incedendo dalle scale
teatrali come se fosse una dea che planando degradava dall'Olimpo (la
dimora degli dei) fra i mortali immersa da un effluvio di Arpège che
stordiva gli spettatori. Era attorniata da ballerine e ballerini
dolcemente fluttuanti come eroti. Ultimamente indossava il turbante e
soprattutto teneva in seno un mazzo di rose Baccarat che distribuiva
ai mortali spettatori. Prendeva uno stelo alla volta come se
fosse una bacchetta magica dispensatrice di amore e di ammalianti benefici. Infatti la
bacchetta magica è formata da un bastoncino (stelo della rosa) e da
una stella all'estremità (bocciolo della rosa).
Quindi
la scenografia di Wanda Osiris era allusiva e conduceva al mondo
magico delle buone fate. Ella era regale, dolce e sorridente come una
fata perché era
una fata
che rendeva felici gli spettatori.
Ecco
un esempio della sua malia divina: “Ti parlerò d'amor”
del 1944 (registrazione MP4) è la canzone che preferiva perché
dispensava il suo amore agli spettatori. Mi piace molto anche
“Sentimental” del 1948 (registrazione MP3).
Wanda Osiris non ha perso la sua freschezza ed il suo sorriso anche in tarda età: la classe non è acqua
P.S. Anna Maria Menzio era ragazza-madre e non si è mai sposata.
REMINISCENZA. Da ragazzo quando a casa mia
in televisione trasmettevano qualche programma con Wanda Osiris, me ne
andavo perché mia nonna ed i miei genitori non volevano cambiare
canale....
Mons Audax, 6 gennaio 2021
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